La proposta di bilancio di Trump per il 2021

Donald Trump ha recentemente presentato la sua proposta di manovra economica per l’anno fiscale 2021, che comincerà a partire dal 1 ottobre 2020. Si tratta di una manovra da 4.800 miliardi, tutta pensata in chiave elettorale, in vista delle prossime elezioni presidenziali di novembre 2020, quando Trump cercherà la rielezione per il secondo mandato.

Due miliardi per il muro – Il programma si propone di investire 2 miliardi per completare la costruzione del muro al confine con il Messico, dopo che il Congresso nel 2019 aveva negato la concessione di 5 miliardi, portando allo storico shutdown delle attività governative per cinque settimane. Pur abbassando le sue pretese in termini economici, Trump non rinuncia dunque ad una delle promesse principali che – in occasione delle presidenziali 2016 – gli aveva consentito di guadagnare un buon margine di consensi.

Più risorse per Difesa e Veterani – Gli stanziamenti riservati alla Difesa registrerebbero un aumento dello 0,3%, toccando quota 740,5 miliardi di dollari.  Tale variazione di spesa sarebbe giustificata dalla volontà di modernizzare ulteriormente le forze armate per far sì che gli Stati Uniti restino la prima potenza militare e tecnologica al mondo. Gli investimenti previsti dall’amministrazione Trump si indirizzano verso la difesa missilistica, la guerra cibernetica e spaziale, l’intelligenza artificiale e lo sviluppo di tecnologie strategiche come il 5G.  Al Dipartimento della Difesa viene inoltre richiesto uno sforzo per una progressiva e costante revisione delle spese per ciò che riguarda programmi non necessari o eventuali doppioni, come sta finora facendo il Segretario alla Difesa Mark Esper, che ha saputo garantire un risparmio di 5,7 miliardi di dollari.

Il Dipartimento degli Affari per i Veterani – che si occupa di elargire pensioni, assistenza sanitaria e riabilitazione agli ex combattenti – vedrebbe invece aumentare il proprio budget del 13%, così come il Dipartimento della Sicurezza Nazionale (+3%) e l’Agenzia che si occupa della sicurezza nazionale (+19%).

Più fondi alla NASA – Una riedizione della “corsa allo spazio” occuperà un posto di rilievo nella programmazione finanziaria del presidente Trump, come dimostra il significativo aumento dei fondi destinati alla NASA  (+12%). La nuova strategia spaziale rispecchia il desiderio di portare nuovamente gli Stati Uniti sulla Luna nel 2024 e di conquistare Marte. A tal proposito, 3 miliardi di dollari verrebbero impiegati per sviluppare un nuovo lander lunare, fondamentale per poter realizzare al meglio gli obiettivi della NASA e per portare l’uomo su Marte. L’attuale inquilino della Casa Bianca conferma dunque di voler mantenere le sue promesse circa la necessità di rendere gli Stati Uniti un faro nell’esplorazione spaziale.

Meno fondi per l’istruzione e l’ambiente – Il programma di Trump taglierebbe il budget del Dipartimento per l’Istruzione del 7,8%. Ad essere maggiormente colpiti sarebbero i prestiti dei giovani intenzionati ad iscriversi all’università, che rischiano una riduzione di 5 miliardi il prossimo anno e di circa 60 miliardi nei prossimi cinque anni. Allo stesso modo, i fondi previsti per l’Agenzia che si dedica alla protezione ambientale (Epa) rischiano di calare drasticamente (-27%), seguendo la scia delle dichiarazioni di Trump sul cambiamento climatico.

Meno fondi per i senzatetto e l’Housing sociale – Nonostante tra gli indici di spesa figuri un investimento di 2,8 miliardi di dollari per l’assistenza ai senzatetto e alle classi disagiate, il Dipartimento per le abitazioni popolari e lo sviluppo urbano subirebbe una riduzione fondi di 3 miliardi (-15%).

Tagli a sanità e aiuti alimentari – Il presidente chiede una sostanziale riduzione dei programmi di assistenza sanitaria pubblica Medicaid e Medicare, nonostante le promesse di non ridimensionare gli stanziamenti nel 2016. Allo stesso modo, Trump prevede di tagliare – di 182 miliardi – i food stamps, i buoni governativi per fare la spesa. I soldi così risparmiati verrebbero in buona parte utilizzati per finanziare il taglio delle tasse, cavallo di battaglia del presidente.

Gli ultimi 9 mesi di presidenza Trump promettono dunque scintille, vista la natura dirompente della proposta di bilancio che segue appieno le linee guida dettate da The Donald durante la campagna elettorale di 5 anni fa. Il documento presentato dall’amministrazione dovrà tuttavia affrontare un iter complicato e difficilmente diverrà una legge di spesa – considerando che dovrà ottenere il consenso bipartisan del Congresso e la maggioranza alla Camera è in mano ai dem – ma indubbiamente ci consegna una fotografia del futuro modello di America secondo Trump.

Giorgio Catania

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