1944-45

All’indomani della Liberazione

Dopo la Liberazione, d’accordo tra le autorità Alleate e il Ministero degli Esteri, vengono nominati commissari del CISA e dell’Associazione Italo-Americana l’avvocato Giovanni Selvaggi (che aveva collaborato con il senatore Ruffini nei primi anni di vita dell’AIA) ed il prof. Edoardo Ruffini, figlio del senatore Ruffini, che nel 1931 era stato il più giovane docente universitario a rifiutare di giurare fedeltà al fascismo e a perdere la cattedra.

Con Decreto del Ministero degli Esteri 28 agosto 1944 si dichiara sciolto il Consiglio dei Soci Fondatori dell’AIA in favore della nuova gestione commissariale, che rimane in carica fino al 16 marzo 1945.

L’Associazione Italo-Americana riprende le sue attività a Palazzo Antici Mattei presso il CISA, il quale continua ad esistere giuridicamente, ma le cui funzioni vengono di fatto esercitate dall’AIA. Al vertice dell’AIA vengono eletti: presidente, l’insigne giurista e uomo politico Vittorio Emanuele Orlando, già presidente del Consiglio “della Vittoria” (1917-1919), deputato all’assemblea costituente (1946-47) e senatore durante la prima legislatura repubblicana; vice-presidenti, il prof. Edoardo Ruffini e l’avvocato Giovanni Selvaggi.

[Foto: Vittorio Emanuele Orlando]