Gentiloni: giudizi su frugali? “Per regole rigide volute da loro”
Roma, 26 nov. (askanews) – “Senza puntare il dito contro nessuno”, per usare le sue stesse parole, il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni ha però di fatto rinfacciato ai paesi cosiddetti “frugali”, come Germania o Olanda, il fatto che aver pressato per regole “rigide” nel Patto di stabilità e di crescita, ora si ripercuote con valutazioni negative su questi stessi Paesi, nei giudizi della Commissione europea sui piani di bilancio per il 2025 sui documenti programmatici di bilancio.
“Non dobbiamo suddividere i Paesi in categorie” ha detto Gentiloni facendo eco al vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. Ma ha anche detto che “Dombrovskis è più diplomatico di me” e che “al tempo stesso è vero che penso che abbiamo avuto un eccellente cooperazione con i paesi. Ora la consapevolezza sulla necessità di mettere il debito su traiettorie sostenibile è più forte”. Ma “ci sono alcune regole rigide che onestamente non sono stato io quello che le ha volute. Quindi se ci sono regole rigorose (è perché) in alcuni casi queste regole sono state chieste. Non punto il dito su nessuno ma qualcuno le ha chieste – ha detto Gentiloni -. Ora abbiamo queste regole e penso che la Commissione attuale e la prossima Commissione in particolare siano chiamate ad attuarle”.