Calcio,Mancini al Giornale: pentito di aver lasciato la Nazionale

3 settimane fa

Roma, 27 nov. (askanews) – “Lasciare la Nazionale italiana è stata una scelta sbagliata, che non rifarei”. Roberto Mancini compie sessant’anni, si guarda indietro e racconta in esclusiva al Giornale – in una intervista – i successi, i rimpianti e i sogni. Sessant’anni di vita tra sport e affetti. Un’ora di intervista dopo tanti mesi di riservatezza e silenzio. Una confessione fiume. Il rammarico per non aver finito gli studi, la fissazione per il pallone da quando era piccolissimo, la vita a Jesi con la madre infermiera, il padre falegname e la sorella piccola, poi l’avvenura a Bologna iniziata quando aveva tredici anni.

“Quello che mi brucia di piĂą – dice – è stata l’eliminazione della Nazionale dal Mondiale”. E l’errore piĂą grande? Oggi lo ammette: “Sono state le dimissioni da Ct, uno sbaglio che non rifarei”. “Se io e il presidente Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così”. Mancanza di dialogo: Allenare sentendo che la fiducia sulla tua persona vacilla, mi creda, non è una bella sensazione. Non ti garantisce di poter lavorare con la giusta serenitĂ . Nonostante ciò mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con piĂą chiarezza. Fra noi c’è sempre stato un rapporto basato sulla grande stima e il dialogo. E la volta che forse era necessario parlare con chiarezza non è stato fatto”.

I soldi dell’Arabia: “Non nego che per un allenatore la proposta di una cifra così alta – anche se inferiore rispetto a quella dei giornali – ti metta in crisi. Però non è stata determinante. Ha incisio ma non è stato solo per quello che ho lasciato la Nazionale. Una scelta sbagliata che non rifarei”. Mancini giudica soddisfacente la sua avventura in Arabia Saudita, “credo di avere lasciato buone basi”. E sulla panchina della Roma “mi avrebbe fatto piacere ma non sono stato contattato”.

Infine la biografia di sua figlia Camilla sui temi del bullismo: “Sono orgogliosissimo di lei, ha dovuto sopportare molte difficoltĂ  a causa del problema al volto che porta dalla nascita”

Dal momento che è la sua festa gli chiedono qual è il regalo che si farebbe. Lui sorride: “Alzare la coppa del mondo”.

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