Europee, le linee rosse di von der Leyen: no coalizioni con amici Putin e anti-Ue

Bruxelles, 21 feb. (askanews) – Della coalizione politica che dovrà sostenere la riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, dopo le elezioni di giugno, non dovranno far parte formazioni di eurodeputati euroscettici, “amici di Putin” o che non sostengano chiaramente l’Ucraina nella guerra contro la Russia, la Nato e lo stato di diritto, la democrazia e i valori dell’Ue. Lo ha affermato la stessa von der Leyen, oggi a Bruxelles, rispondendo alle domande dei giornalisti in un conferenza stampa congiunta con il presidente del Ppe, Manfred Weber, dopo una riunione dello stesso Ppe in cui si è discusso del sostegno alla sua candidatura per succedere a sé stessa.  

A chi chiedeva se pensi, come possibile futura presidente della Commissione, di poter lavorare con una maggioranza parlamentare che includa il gruppo della destra conservatrice Ecr (Conservatori e riformisti europei), di cui fa parte Fdi di Giorgia Meloni, von der Leyen ha replicato: “Per me è importante lavorare con degli europeisti, pro-Nato, pro-ucraini, che siano chiaramente sostenitori dei nostri valori democratici. Quindi, è più una questione di contenuti”, che non del gruppo politico di provenienza.

“Sappiamo – ha continuato la presidente della Commissione – che ogni elezione europea comporta un cambiamento nella composizione dei diversi partiti politici e dei diversi gruppi politici; quindi i contenuti contano. Quelli con cui voglio lavorare e so di poter lavorare sono coloro che difendono la democrazia contro gli euroscettici e che difendono i nostri valori contro gli amici di Putin; questi sono quelli con cui voglio lavorare e so di poter lavorare”.

Un altro giornalista ha ricordato che dell’Ecr fanno parte partiti euroscettici di estrema destra, come il polaco “Legge e Giustizia” che è contro lo stato di diritto, o il partito francese pro-Putin “Reconquete”, entrato nel gruppo la settimana scorsa, e forse in futuro ci sarà anche il partito ungherese Fidesz del Premier Viktor Orbán. E ha riproposto a von der Leyen la stessa domanda: se sia disposta a formare una coalizione con il gruppo Ecr nel suo prossimo mandato.

“Con chi è contro lo stato di diritto dell’Ue è impossibile, con gli amici di Putin è impossibile”, ha replicato la presidente della Commissione. Per poter far parte della nuova maggioranza, ha puntualizzato, “ci deve essere un posizionamento molto chiaro da parte dei politici”. Tuttavia, ha osservato, “non sappiamo ancora chi siederà nel gruppo Ecr dopo le elezioni. O quali gruppi di eurodeputati lasceranno l’Ecr e, ad esempio, aderiranno al Ppe, il che è anche possibile.

Insomma, per gli eurodeputati e le forze politiche che vorranno far parte della coalizione ci sarà una “linea rossa”, un linea che non potrà essere oltrepassata, e che sarà definita in base a una serie di domande. “La ‘linea rossa’ è: siete per la democrazia? Difendete i nostri valori? Siete molto fermi per lo stato di diritto? Sostenete l’Ucraina? E vi battete contro il tentativo di Putin di indebolire e dividere l’Europa? E le risposte a queste risposte devono essere molto chiare”, ha concluso von der Leyen.