L’Udinese riveste il suo stadio con i pannelli solari di Bluenergy

Milano, 20 feb. (askanews) – Udinese Calcio e Bluenergy Group annunciano l’inizio dei lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che sarà ospitato sulla copertura dello stadio di proprietà del club friulano. Oltre 2.400 pannelli solari di ultima generazione consentiranno di produrre una media di circa 3.000 kWh/giorno rendendo la struttura parzialmente autosufficiente in termini energetici. Si prevede che l’impianto possa entrare in funzione entro ottobre.

Il cantiere prevede l’installazione di 2.409 pannelli solari per un totale di 4.615 mq di superficie. La posa dei pannelli sarà divisa in due sezioni parallele distribuite su tutta la copertura e la loro collocazione si inserirà perfettamente nel contesto dell’architettura dello stadio progettato dallo Studio Casamonti. Inoltre, al vaglio del team progettuale c’è l’opportunità di integrare un parco batterie di accumulo della capacità di 330 kW, utili ad assicurare cicli di carica e scarica prolungati e ad accrescere il potenziale dell’impianto.

“Innovazione e sensibilità ambientale sono presenti con continuità nelle scelte di Udinese Calcio”, ha detto il Direttore Generale di Udinese Calcio Franco Collavino. “Con il contributo fondamentale di Bluenergy, il nostro stadio ancora più green: siamo riconosciuti come il club più sostenibile d’Italia e il quarto al mondo e questo ci motiva a promuovere, insieme a un protagonista della transizione energetica nel nostro Paese come Bluenergy, progetti che diano ulteriore slancio a questo impegno”, ha aggiunto,

“Possiamo dirci davvero fieri di essere promotori e realizzatori di un sistema di produzione energetica virtuoso capace di coniugare sostenibilità, efficienza energetica e ritorno sul territorio”, ha commentato Alberta Gervasio, Amministratore Delegato di Bluenergy Group. “La sostenibilità – ha chiosato – rappresenta un aspetto imprescindibile per aziende e individui ed è un investimento concreto sia in termini di qualità della vita sia in termini di ritorno economico sul territorio”.