Mosca rimette sotto processo Oleg Orlov, copresidente Memorial

Milano, 21 feb. (askanews) – Il tribunale distrettuale Golovinsky di Mosca riesamina il caso di “screditamento” dell’esercito russo contro il co-presidente della ong Memorial Oleg Orlov, avviato a causa di un articolo contro la guerra intitolato: “Volevano il fascismo. Lo hanno avuto”.

Durante l’udienza Orlov legge dimostrativamente “Il Processo” di Kafka. E il fatto che all’indomani della morte di Aleksey Navalny, Orlov sia riportato alla sbarra appare ad alcuni non come una coincidenza.

Nell’ottobre dello scorso anno Orlov era già stato condannato per questo caso a una multa di 150mila rubli. Ma la procura ha presentato ricorso contro la sentenza, chiedendo che l’attivista per i diritti umani fosse condannato a tre anni di carcere. Proprio ottobre 2023 è stato il mese dell’arresto di tre avvocati di Navalny: Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin.

A dicembre – mese della malattia e del trasferimento di Navalny in un carcere oltre il circolo polare artico – il caso di Orlov è stato riportato alla fase istruttoria e le indagini sono ricominciate da capo.

Ora l’accusa sostiene che Orlov ha pubblicato l’articolo, motivato dall’ostilità “contro i tradizionali valori spirituali, morali e patriottici russi” e dall’odio verso l’esercito russo.