Petrolio, Opec+ proroga di altri 3 mesi restrizioni all’offerta

2 settimane fa

Roma, 5 dic. (askanews) – I paesi esportatori di petrolio prorogano ancora una volta le restrizioni all’offerta che si autoimpongono per sostenere le quotazioni. Al vertice dell’Opec allargato in corso a Vienna è stata infatti decisa una nuova proroga di 3 mesi, riportano diversi media finanziari Usa citando delegati che hanno partecipato alle discussioni.

Precedentemente diversi paesi dell’Opec, guidati dall’Arabia Saudita e dalla Russia, che non fa parte del cartello ma da anni collabora attivamente con i suoi componenti, avevano concordato di procedere ad un rialzo dell’offerta a partire da gennaio. Questo aumento al momento risulta rinviato ad aprile, peraltro con una portata più blanda di quanto precedentemente previsto.

Il rinvio era ampiamente atteso. Forse anche per questo sono solo marginali, nell’immediato, le reazioni sui prezzi del petrolio. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord aumenta di una ventina di centesimi a 72,53 dollari. Negli scambi di preapertura il West Texas Intermediate sale di uno 0,22% a 68,69 dollari.

Non è la prima volta che l’Opec+ (questo il nome che viene usato per la sua configurazione allargata a stati non membri) rinvia la rimozione delle restrizioni all’offerta. In questa fase la domanda di petrolio risulta contenuta per l’indebolimento delle prospettive economiche, ma sulla scelta di oggi potrebbe aver pesato anche la prospettiva di un aumento della produzione degli Stati Uniti, quando entrerà in carica la nuova amministrazione Trump. Il presidente eletto ha detto più volte che intende sbloccare le attività estrattive che sono state fermate dall’amministrazione Biden.

Recent posts