Stati Generali Cinema, focus su produzione, distribuzione e festival
Siracusa, 13 apr. (askanews) – Al Castello Maniace di Siracusa, nella seconda giornata degli Stati generali del Cinema, sono arrivati tra gli altri, oltre al presidente della Regione, Renato Schifani, produttori, distributori, esercenti, rappresentanti delle Film Commission, direttori di festival e sceneggiatori per discutere sulle dinamiche e sulle prospettive del settore audiovisivo.
Si è svolto il panel “Regione e sentimento: le Film Commission, tra denominazione d’origine e indicazione globale” in cui i responsabili delle varie entità regionali hanno discusso di criticità, valenze e opportunità, annoverando esempi virtuosi, sinergie stimabili e difficoltà di sistema. I princiapli player della distribuzione si sono poi interrogati sullo stato dell’arte, illuminando le prospettive per il theatrical, mentre i produttori hanno elencato gli scogli che il loro operato incontra, per focalizzarsi poi sulla domanda prevalente di prodotto nel contesto internazionale. Tra i presenti Piera Detassis, presidente e direttrice artistica della Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello; Giampaolo Letta, ad di Medusa Film, Andrea Occhipinti, fondatore e ad della Lucky Red, Iginio Straffi, fondatore e presidente Rainbow e Colorado Film, Maria Carolina Terzi, presidente di Cartoon Italia, Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, Luca Barbareschi, ceo Eliseo Entertainment S.p.A., Nicola Claudio, presidente di Rai Cinema, Carlo Degli Esposti, presidente di Palomar, Mario Gianani, produttore e Nicola Maccanico, ad di Cinecittà S.p.A..
“La Sicilia è un set a cielo aperto – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – e vuole dimostrarlo con questa iniziativa fortemente voluta dal mio governo e dall’assessore al Turismo, Elvira Amata. Ascolteremo quello che viene fuori da questo momento di dibattito e di confronto, sottolineando che la nostra Isola è pronta anche ad aiutare la formazione dei produttori cinematografici e degli attori. La nostra regione deve diventare sempre più un polo attrattivo per i set, non è più tempo solo per ‘La Piovra’ e noi dobbiamo stimolare nuove opportunità attraverso l’iniziativa politica che stiamo assumendo”.
“Desidero ribadire l’importanza e la centralità della distribuzione cosiddetta theatrical, quindi al cinema, come un momento importante per la valorizzazione e la diffusione dei film, innanzitutto per il pubblico cinematografico e ma soprattutto per la valorizzazione dei successivi passaggi su piattaforme e in televisione – ha detto Giampaolo Letta – in questa fase, che ancora ci vede recuperare rispetto ai livelli di mercato pre-pandemia, è molto importante che continuino gli incentivi statali per aiutare nella promozione dei film italiani, cioè il cosiddetto tax credit alla distribuzione, che si è rivelato decisivo per il successo di tante pellicole che sono uscite in questi due anni. Incentivo che deve essere confermato anche per il 2024, magari con una premialità per i film che escono nei periodi estivi, condizione fondamentale per la giusta visibilità e l’affermazione di quelle pellicole concepite per essere viste in sala. Per migliorarsi e magari per uscire fuori da confini nazionali il più possibile, occorre inoltre lavorare molto sulla qualità. Negli ultimi 2-3 anni abbiamo assistito a una ulteriore selettività da parte del pubblico che ha così espresso esigenze molto specifiche che siamo chiamati a cogliere per dare corso a progetti che abbiano le potenzialità per essere visti dal pubblico, non solo quello di casa ma quelli che vanno nelle sale cinematografiche” ha aggiunto.
“Occorre parlare innanzitutto, per un comparto audiovisivo migliore, di dignità italiana. E non occorre svendersi agli stranieri, perché non fanno i nostri interessi, ma soltanto i loro – ha affermato Luca Barbareschi – serve fare industria, ma servono investimenti, e togliere parte del canone della Rai, unico luogo di narrazione del Paese, è un grande danno per un inutile populismo. Dobbiamo imparare ancora tantissimo dagli Americani, in fatto di cineturismo. E dobbiamo farlo anche dai Tedeschi, che hanno investito 2,3 miliardi sulla narrazione autoctona tedesca, più o meno tanto la Francia e un miliardo la Spagna. Noi solo 200 milioni, ma stiamo scherzando?”
“Per quanto riguarda il tax credit va sottolineato che se vogliamo essere competitivi e attrarre investimenti dobbiamo avere norme chiare e tempi certi – ha aggiunto Andrea Occhipinti – sono fondamentali poi la pluralità e la diversità di tipologie e serie che vengono prodotte e proprio per questo ci devono essere soggetti forti che possano finanziare i loro progetti. Oggi in Italia sono pochi i soggetti che decidono quali film si faranno”.
Tra i panel, focus anche su sceneggiatura, sui festival cinematografici in Italia e sui 70 anni della Rai. Tra gli ospiti gli scrittori Stefania Auci, Gaetano Savatteri, Pedro Armocida, presidente di AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema, Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Gian Luca Farinelli, presidente della Fondazione Cinema per Roma, Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction, Giampaolo Rossi, direttore Generale della Rai.
“Il cinema è una componente essenziale della crescita culturale e industriale del Paese – ha dichiarato Alberto Barbera – i festival, oggi forse ancora più di ieri, possono dare un contributo essenziale in termini di promozione, ricadute economiche e valorizzazione culturale del territorio, come pochi altri strumenti di cui disponiamo. Non sono un semplice evento temporaneo, ma un investimento a medio e lungo termine, destinato a restituire più di quanto non costi”.
“Le Film Commission per il loro ruolo, capillare sul territorio e strategico nel settore, possono offrire al Turismo le leve per una rinnovata attrattività del nostro Paese, nelle sue diverse aree e sfaccettature, e per consolidare nuove sintonie con i pubblici del mondo” ha infine sottolinea Cristina Priarone, presidente di IFC Italian Film Commissions.