Volo Air India precipitato, “motori spenti da chi era in cabina, escluso guasto”

11 July 2025

(Adnkronos) – Erano spenti gli interruttori che controllavano il flusso di carburante ai due motori del Boeing 787 Dreamliner dell’Air India, precipitato a giugno. Quindi qualcuno all’interno della cabina di pilotaggio, forse proprio un pilota, li avrebbe spenti causando una perdita di spinta subito dopo il decollo che ha portato allo schianto e alla morte di 260 persone, tranne un sopravvissuto. Sono i risultati preliminari dell’indagine condotta dalle autoritĂ  statunitensi, secondo quanto scrive il Wall Street Journal citando in esclusiva fonti ben informate. Il velivolo in sĂ©, quindi, non aveva alcun problema di malfunzionamento e gli investigatori stanno ora cercando di capire se gli interruttori siano stati spenti accidentalmente o intenzionalmente e se sia stato tentato un reset per gestire una situazione di emergenza. 

Gli interruttori sono normalmente accesi durante il volo e non è chiaro come o perchĂ© siano stati spenti, hanno detto le fonti al Wall Street Journal. In ogni caso lo spegnimento degli interruttori può spiegare perchĂ© il generatore di emergenza del jet, noto come turbina ad aria compressa (Rat), si sarebbe attivato pochi istanti prima che l’aereo precipitasse vicino a un ostello per studenti di medicina. A breve è atteso un rapporto preliminare dell’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, che sta conducendo l’inchiesta. 

I piloti che guidavano il Boeing, morti entrambi, erano il comandante del volo, che aveva accumulato oltre 10mila ore di volo, e il suo copilota, che aveva oltre 3.400 ore di esperienza, ha dichiarato Air India. L’incidente è stato il primo mortale che ha coinvolto il Dreamliner della Boeing. 

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