Xi atterrato a Parigi, accolto da Attal: da domani con Macron
Milano, 5 mag. (askanews) – A fare gli onori di casa il premier Gabriel Attal già oggi all’eroporto di Parigi-Orly: da domanie il presidente cinese Xi Jinping si incontreranno a Parigi con il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo il quotidiano francese Le Monde, i presidenti intendono discutere delle guerre a Gaza e in Ucraina. I due concluderanno la loro visita con una cena nel ristorante di un amico d’infanzia di Macron sui Pirenei, secondo la stampa francese.
Xi ha dunque iniziato la sua prima visita in Francia in cinque anni. Il programma di lavoro del presidente cinese comincia lunedì mattina con un incontro trilaterale con il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen e Macron, che in precedenza ha avuto colloqui con il cancelliere tedesco Olaf Scholz in preparazione della sua visita.
Come ha osservato Macron in un’intervista alla Tribune, gli europei “non hanno l’unanimità” nella loro strategia nei confronti della Cina, chiedendo “mutuo vantaggio e protezione dei loro interessi”.
Lunedì pomeriggio Xi Jinping prenderà parte a una cerimonia all’ Hôtel national des Invalides. Seguiranno colloqui bilaterali con Macron e un banchetto all’Eliseo. Macron ha ricordato oggi che vuol chiedere a Xi il sostegno del leader cinese per raggiungere “una tregua olimpica in tutti i conflitti”.
Martedì Macron e Xi Jinping si recheranno nei Pirenei vicino al confine spagnolo, al passo del Tourmalet, dove Macron ha trascorso la sua infanzia con i suoi nonni. Lì, l’amico di lunga data di Macron, Eric Abadie, riceverà i presidenti e le loro mogli nel ristorante di famiglia “L’Étape du Berger”. Come ha osservato Macron in un’intervista, “le questioni sulle quali ci sono disaccordi è meglio discuterle a porte chiuse”.
Come riportato in precedenza da Bloomberg, citando fonti, Macron intende approfondire i legami personali con Xi Jinping e vuole che il leader cinese chieda al presidente russo Vladimir Putin di porre fine al conflitto in Ucraina. Mosca ha più volte indicato di essere pronta ai negoziati, ma Kiev ha introdotto un divieto a livello legislativo. Zelensky ha detto in precedenza al G20 che “non ci sarà nessuna Minsk-3”.
Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha detto a RIA Novosti che tali parole “confermano assolutamente” la posizione di Kiev sulla sua riluttanza a negoziare La Federazione Russa ai negoziati, per i quali Mosca si mostra pronta, ma allo stesso tempo l’Occidente ignora i continui rifiuti di Kiev a negoziare.
Il rappresentante permanente russo presso l’ONU Vasily Nebenzya ha dichiarato in un’intervista a RIA Novosti che Mosca è pronta a considerare le proposte di Kiev: una soluzione che tenga conto delle proposte della parte russa e della situazione “sul campo”, tuttavia Kiev non è interessato.