Messaggio del Ministro Antonio Tajani al Transatlantic Forum

Messaggio del Ministro Antonio Tajani in occasione dell’evento “Transatlantic Forum: the future of the West. One year into the war: the aftershocks of Russia’s war against Ukraine” che si è tenuto lo scorso 6 marzo al Centro Studi Americani.

La guerra in Ucraina ci pone davanti a molte sfide di respiro globale. Il nostro sentiero è però chiaramente tracciato. La posizione del Governo italiano è inequivocabile: la nostra sicurezza, stabilità e prosperità non possono essere assicurate che dal rispetto della legalità internazionale. In questo, il partenariato transatlantico, forte della sua granitica identità di valori, si è dimostrato e continua a dimostrarsi solido e compatto, dando prova di lucidità, pragmatismo ed equilibrio. Chi aveva scommesso sulle nostre fragilità e divisioni ha commesso un errore strategico. 

L’unità che continuiamo a mantenere anche sulle sanzioni nei confronti della Federazione Russa fa parlare ora di una vera e propria “coalizione delle sanzioni”: una coalizione che non scende a compromessi per difendere valori che non sono negoziabili; e che non fa sconti a chi vìola tali valori.

Non siamo soli: il 24 febbraio a New York, l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato ad ampia maggioranza una Risoluzione per la pace in Ucraina che richiama chiaramente il rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. 141 Paesi, inclusa l’Italia, si sono uniti per sostenere i principi condivisi di legalità internazionale e convivenza pacifica tra gli Stati.

Le sfide che abbiamo davanti non si esauriscono sul territorio dell’Ucraina, né tanto meno in Europa: instabilità insicurezza alimentare, vulnerabilità degli approvvigionamenti energetici, migrazioni, cambiamento climatico riguardano tutti. Per questo è fondamentale portare avanti un’azione unita, coesa e strategica verso il “Sud del Mondo”. Perché gli spazi che noi lasciamo vuoti verranno riempiti da altri, Russia e Cina in primis: i nuovi equilibri geopolitici globali dipenderanno dalla nostra capacità di risposta insieme ad Alleati e partner.

La NATO e l’Unione Europea si stanno muovendo con visione e decisione, reagendo alle minacce anche in ambiti nuovi quali la sicurezza alimentare ed energetica, la sicurezza cibernetica, la disinformazione, l’affidabilità delle infrastrutture critiche e delle catene del valore, la sfida tecnologica e per la sicurezza dello spazio extra-atmosferico.

L’Italia vuole essere protagonista su tutti questi fronti: rafforzando il proprio ruolo di snodo energetico in Europa, promuovendo soluzioni di lungo termine per sistemi alimentari sostenibili, impegnandosi per consolidare e sviluppare i partenariati economici e commerciali, investendo su un’immagine innovativa di Paese all’avanguardia sul piano scientifico e tecnologico. È uno sforzo corale di tutto il Governo, al quale contribuiscono tutte le componenti del sistema Paese, incluse le Forze Armate, le imprese, le università, la società civile.

Dobbiamo anche continuare a lavorare insieme ad Alleati e partner per rilanciare sul piano internazionale il dialogo su un multilateralismo realmente efficace, responsabile, trasparente attento alle diverse istanze e sensibilità e alla ricerca di soluzioni concrete. Credo che la nostra Presidenza G7 nel 2024 sarà l’occasione per ritornare a focalizzare l’attenzione sulla costruzione di strategie condivise per affrontare le grandi sfide attuali, in un dialogo costante con i paesi che appartengono al “Sud Globale”. 

Il Governo italiano continuerà a dare il suo importante contributo, investendo nel rapporto transatlantico, che da oltre settant’anni è la stella polare dell’azione esterna del nostro Paese.

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